
Monte San Primo da Sormano: foliage in Lombardia
Il Monte San Primo è un bellissimo balcone naturale sul lago di Como. Situato in posizione privilegiata sopra Bellagio, dalla sua Croce di vetta si gode di un paesaggio emozionante sul Lario. Un’escursione davvero imperdibile per gli amanti dei trekking panoramici e per chi, come me, non smette mai di stupirsi di fronte alla bellezza delle montagne che si tuffano nelle acque del lago. Vi chiederete: l’escursione al Monte San Primo è adatta ai bambini? Leggete l’articolo per scoprire cosa pensiamo!

Escursione al Monte San Primo nel Triangolo Lariano
Nel corso del 2020 abbiamo dedicato ampio spazio alle escursioni nel Triangolo Lariano, la parte di terra compresa tra i due rami del lago di Como. In questa bellissima zona, sono davvero tanti i trekking panoramici che regalano grandi emozioni. Ad esempio, l’escursione al Monte Bolettone, la Croce Pessina e il Monte Cornizzolo rappresentano tre mete fantastiche per chi cerca escursioni con panorami da sogno.
Tuttavia, se si parla di trekking panoramici sul lago di Como, la meta più importante nel Triangolo Lariano è sicuramente il Monte San Primo, che, con i suoi 1.682 metri di altitudine, rappresenta la cima più alta. Facile intuire che dalla Croce di vetta il panorama è mozzafiato: si vedono il ramo occidentale del lago, l’Isola Comacina, parte del ramo orientale e tutto l’Alto lago; a far da sfondo, nelle giornate limpide, tutto l’arco alpino, con le altissime cime innevate.
L’escursione al Monte San Primo è davvero emozionante: vi sentirete piccoli di fronte a tanta bellezza e la fatica della salita verrà ampiamente ripagata da un panorama da dieci e lode! Ancora una volta, ho pensato che probabilmente è vero che il ‘nostro’ lago è il più bello del mondo!
Ecco a voi tutti i dettagli per organizzare l’escursione al Monte San Primo.

Escursione al Monte San Primo nel Triangolo Lariano – la Colma di Sormano
Per raggiungere la vetta del Monte San Primo si può partire dalla Colma di Sormano, da Pian del Tivano oppure da Piano Rancio, passando dal Rifugio Martina. Noi abbiamo scelto di compiere il primo itinerario, dalla Colma, perché la nostra amatissima nonna Adi ha percorso l’itinerario dal Rifugio Martina qualche anno fa e si lamenta ancora oggi del sentiero non proprio agevolissimo. Ascoltando la nonna, abbiamo quindi deciso di salire al Monte San Primo dalla Colma di Sormano.
La Colma di Sormano è un passo prealpino, situato a 1.122 metri di altitudine, che si raggiunge in poco più di un’ora da Milano. Da Canzo, basta seguire le indicazioni che portano a Sormano. La strada presenta diverse curve e bisogna prestare attenzione a ciclisti e motociclisti (numerosissimi!).
Arrivati al passo, troverete due ampi parcheggi a pagamento (a novembre 2020 è stato impossibile pagare perché i parchimetri erano rotti). Pur essendoci molti parcheggi, di domenica la zona è affollatissima: il passo è frequentato sia da escursionisti, che da amanti delle due ruote, quindi potreste trovare pieno se non arrivate presto. Nonostante i divieti ben esposti che indicano di non parcheggiare lungo la strada che porta a Nesso, abbiamo trovato una lunghissima fila di auto parcheggiate e una confusione totale al nostro ritorno all’auto dopo l’escursione.
Alla Colma di Sormano trovate un punto ristoro, l’Osservatorio Astronomico (dove in estate vengono organizzati bellissimi eventi), ampi prati per organizzare pic nic e una vista strepitosa sulle montagne del Triangolo Lariano. Inoltre, la Colma è il punto di arrivo del famigerato Muro di Sormano, la salita ciclistica più impegnativa in Lombardia. L’escursione più semplice che parte dalla Colma di Sormano conduce al Monte Palanzone, ma noi abbiamo optato per l’escursione più lunga, che porta sulla vetta del Monte San Primo.

Escursione al Monte San Primo nel Triangolo Lariano – il percorso
Dalla baita La Colma alla Colma del Bosco
L’itinerario parte dal sentiero che si stacca sotto il punto ristoro La Colma. La prima parte del percorso è in lieve pendenza e, in circa 20 minuti, porterà alla Colma del Bosco. In questo primo tratto avrete una vista stupenda sulle vette del Triangolo Lariano (ad esempio, sono facilmente riconoscibili il Cornizzolo, il Monte Rai e i Corni di Canzo). Noi abbiamo affrontato questo tratto all’alba ed è stato emozionante per due ragioni: primo la bellezza dei giochi di luce che trasformano il profilo delle montagne; secondo l’incontro con due caprioli, che sono passati correndo sul sentiero a pochi passi da noi! Dalla Colma del Bosco ignoriamo le deviazioni e proseguiamo sempre dritto lungo il sentiero, molto largo e ben segnalato: impossibile avere dubbi.

Il grande faggio dell’Alpe Spessola
Il secondo tratto del sentiero conduce all’Alpe Spessola, a 1.238 metri di altitudine, in circa 50 minuti dalla partenza. Si passa in un bosco di abeti, faggi e betulle, che in autunno offre colori bellissimi. All’Alpe si trova un bellissimo faggio. Questo tratto del percorso può essere percorso anche con un passeggino da trekking e nella zona del faggio si possono organizzare pic nic. Quindi, per chi ha bambini piccoli, consigliamo di fermarsi in questa zona. In autunno i colori sono spettacolari: i boschi sono variopinti!

L’Alpe di Terra Biotta
Il tratto successivo presenta una bella vista sugli alpeggi e conduce all’Alpe di Terra Biotta, a 1.435 metti di altitudine, dopo circa un’ora e mezza dall’inizio dell’escursione. Qui si prova il primo tuffo al cuore: la vista si apre sul lago di Como, mostrando tutta la bellezza delle montagne che si tuffano nelle acque del lago. Una sosta fotografica è d’obbligo! Da qui partono alcune deviazioni. Quella che ci ispira di più porta alle sorgenti del Lambro: sicuramente la faremo!

La vetta del Monte San Primo
Dall’Alpe di Terra Biotta si può decidere se proseguire lungo la dorsale montuosa (si passa sotto due piloni di ferro di una funivia ormai inutilizzata), oppure seguire l’ampio sentiero sterrato. Noi abbiamo optato per un giro ad anello: salita dal sentierone, percorribile anche con le mountain bike, e discesa dalla dorsale. L’ultimo tratto del percorso è comune e conduce alla vetta su un sentiero stretto e con qualche sasso. Impiegherete circa un’altra ora ad arrivare alla vetta, per un totale di circa 2 ore e poco meno di 600 metri di dislivello.

La Croce di vetta del Monte San Primo vi accoglie in tutta la sua bellezza: la fatica è ampiamente ripagata dal panorama mozzafiato, uno dei più belli sul lago! Nelle giornate limpide, rimarrete senza fiato: colori variopinti nei boschi sopra la punta di Bellagio, l’azzurro delle acque del Lario e le montagne con le punte innevate. Cosa chiedere di più ad un trekking panoramico sul lago di Como?

Escursione al Monte San Primo nel Triangolo Lariano – escursione adatta ai bambini?
L’escursione al Monte San Primo da Sormano, se seguite il sentiero ampio e sterrato, non presenta difficoltà tecniche (anche l’ultimo tratto, quando il sentiero si fa stretto, non è esposto). Tuttavia, il percorso è molto lungo: tra andata e ritorno abbiamo camminato oltre 16 km! Per questo motivo io consiglio alle famiglie con bambini più piccoli di fermarsi nella zona del grande faggio e, per i più allenati, di proseguire fino alla vetta. Lungo il percorso non si trovano né punti ristoro né sorgenti d’acqua: occorre quindi partire ben attrezzati. Inoltre in inverno potreste trovare neve o ghiaccio, quindi anche in questo caso bisogna partire attrezzati con ciaspole o ramponcini.

Escursione al Monte San Primo nel Triangolo Lariano in autunno
Considerando inoltre che l’ultimo tratto del percorso è esposto al sole, sconsigliamo di percorrerlo in estate durante il grande caldo: secondo noi la stagione perfetta è l’autunno! Se vi siete chiesti dove vedere il foliage in Lombardia, il Monte San Primo è sicuramente il posto giusto: i boschi hanno varietà diverse di alberi, che offrono sfumature variopinte bellissime da ammirare e fotografare.
Questa escursione ci ha fatto davvero innamorare del Triangolo Lariano!
